venerdì 16 marzo 2007

KING ARTHUR (King Arthur, USA/IRE 2004)
DI ANTOINE FUQUA
Con CLIVE OWEN,Keira Knightley, Ioan Gruffudd, Stellan Starsgard.
AVVENTURA
Dalla Tavola Rotonda ai campi di battaglia, numerose sono le trasposizioni delle leggende di re Artù e dei suoi valorosi cavalieri, e molti sono registi e attori che si sono avvicendati a dar corpo all'epica unificazione del Regno d'Inghilterra, l'amore del re con Ginevra, e il successivo tradimento di lei con il fido Lancillotto. Lo sceneggiatore de"Il gladiatore", l'americano David Franzoni, ipotizza che Artù fosse in realtà Artorius, e che fosse un romano, impegnato a scontrarsi con gli invasori Celti.L'idea, effettivamente, è abbastanza suggestiva, e le rappresentazioni degli scontri e delle battaglie sono ben elaborate, soprattutto quella su un lago ghiacciato : il problema di questo filone,semmai, è il voler rimaneggiare eccessivamente i temi riproposti.Qui viene praticamente stravolto tutto il ciclo successivo all'incoronazione di Artù, e certo taglio moderno non giova poi tanto al racconto. Che dire, ad esempio, del guerriero che durante gli scontri si rifà al rituale intimidatorio dei maori neozelandesi, e della scarsa personalità conferita a personaggi chiave quali Lancillotto e Merlino ( qui un mezzo druido selvatico di poche parole) ? Diretto da un regista non straordinario come Antoine Fuqua, che aveva convinto poco con "Training day", e ancor meno con "L'ultima alba", il film ha una buona tenuta di spettacolo, per due ore non annoia, ma non lascia un gran ricordo di sè. E rimanda,comunque, alla prossima, ennesima
versione della leggenda.

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