DI ALBERTO LATTUADA
Con UGO TOGNAZZI,Francesca Romana Coluzzi, Angela Goodwin,Milena Vukotic.
COMMEDIA
Dal romanzo di Piero Chiara(che appare nel piccolo ruolo del commercialista del bottegaio in crisi Jean-Jacques Forgeraud,amante clandestino della sorella Tettamanzi più vistosa,Francesca Romana Coluzzi) intitolato "La spartizione", l'occasione per un numero dei suoi per Ugo Tognazzi, tra i mostri sacri del pantheon attoriale italico, probabilmente il più duttile:ometto di impostazione rigida, programmatore freddo e calcolatore del proprio futuro, da sistemarsi con un buon partito, individuato in una a scelta di tre sorelle ereditiere di un solido patrimonio, avvicinate con il pretesto di un aiuto a proposito di un nodo gabellare,visto che Eremenziano Paronzini(nome veramente indovinato per un personaggio del genere) è un funzionario dell'ufficio imposte, azzecca quasi ogni mossa,salvo farsi prendere dall'ingordigia degli appetiti sessuali. Lattuada(anche lui presente,nel cameo del dottore di famiglia Tettamanzi) dipinge con sapiente malignità il quadro grigiastro della vita di provincia in riva al lago, la repressione sessuale di una tipica mentalità borghesotta, la vocazione ad un dissolutismo grottesco repressa ivi compresa. Benchè felicemente ambientato,"Venga a prendere il caffè da noi" ha un buon corpo attoriale,ma sembra che Tognazzi presti al personaggio un buon mestiere, e non l'estro di sempre, o comunque non è al massimo delle sue potenzialità d'attore, benchè si tratti di un carattere rigido che rivela tutto insieme le sue aspirazioni da satiro attempato, e il monologo a tavola("Dovevamo spezzare le reni alla Grecia, e invece hanno rotto il culo a me!" esclama a un certo punto) è un bel crescendo d'interprete, ma sono altri i personaggi, vedi "Amici miei","Romanzo popolare",per citarne due soli, che sono veramente memorabili tra quelli interpretati dal grande attore cremonese. Bravissime anche le tre interpreti, soprattutto la "tanta" Francesca Romana Coluzzi,purtroppo deceduta in questi giorni.
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