DI HECTOR BABENCO
Con WILLIAM HURT,RAUL JULIA, Sonia Braga,Josè Lewgoy.
DRAMMATICO
Negli anni Ottanta fu considerato un pò film di culto, mentre oggi è quasi dimenticato:coproduzione statunitense/brasiliana con una star per parte(Hurt e la Braga), affrontò il tema dell'omosessualità in modo diretto , cosa abbastanza audace per una grossa produzione, che oltretutto fece vincere al divo americano la statuetta dell'Oscar come miglior protagonista del 1985. All'epoca ci furono, oltre agli elogi e agli apprezzamenti, pure critiche feroci: su "Ciak" una stroncatura inviperita che riteneva ipocrita il messaggio di fondo, e il gesto di ribellione del detenuto gay veniva interpretato come la concessione che "anche una checca può diventare un eroe". Al di là dell'opinabilità di tale interpretazione, sembra semmai che la storia voglia in realtà scuotere dall'inerzia di una vita rassegnata e passata a crogiolarsi nel sogno delle passioni(in questo caso il cinema, un film inesistente con appunto la "Donna Ragno",che sostituì l'originario "Bacio della pantera") per reagire con passione alle brutture della realtà,nella fattispecie un regime totalitario.Non scorrevolissimo e in più punti influenzato fin troppo dalla matrice teatrale, il film vive dell'ottima interpretazione dei suoi due protagonisti, un William Hurt coraggioso a rischiare il proprio status di sex-symbol emergente e wasp, in una prova vibrante, e Raul Julia, un attore che forse non ha goduto della fama che si meritava appieno.
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