giovedì 29 aprile 2010

AGORA' (Agorà,USA/ES 2009)
DI ALEJANDRO AMENABAR
Con RACHEL WEISZ, Oscar Isaac,Max Minghella, Michael Lonsdale.
DRAMMATICO/STORICO
Accolto a Cannes la scorsa edizione con fischi da una parte del pubblico,che si è comportato praticamente come molti dei fanatici illustrati sullo schermo qui, "Agorà" ci ha messo molto ad uscire, con vari problemi di distribuzione dovuti anche e soprattutto allo scarso coraggio mostrato dalle majors,quasi normale in un periodo storico di conservatorismo smaccato (in Europa,soprattutto) come quello attuale,che non di rado sfocia in una tendenza reazionaria e oscurantista affatto piacevole. Diretto dall'Amenabar che è passato da un film "da camera" come "Mare dentro" ad un'opera di forte complessità,che non dimentica però una spettacolarità marcata, il film merita un'attenzione decisa:sia perchè tratta tematiche complesse con fludità narrativa,sia perchè solleva questioni molto difficili da risolvere. Le forze oscurantiste,che attraverso la manipolazione delle masse facili da sollevare con belluino furore, sono riuscite spesso nei loro intenti, sia con azioni di forza che con il potere mellifluo del convincimento e di una fasulla disponibilità a farsi carico delle ragioni degli altri per poi indurre gli indecisi ad accompagnare il tristo corso delle cose:impossibile non pensare, vedendo l'attitudine allo scempio di qualsiasi fanatismo rappresentato nella pellicola via via da pagani,ebrei,cristiani alle prese di potere naziste, degli ayatollah,dei conquistadores, le jihad e le bushiane guerre di religione per il Dio Petrolio, per un Potere che conosce solo la violenza come via d'affermazione. In più,nella rimarchevole pellicola di Amenabar, con chiarezza si denuncia la volontà di estromissione prima,di sottomissione eventuale, della Donna, quasi a spezzare ogni potenziale fonte di dubbio sui dogmi imposti, a salvarne le argillose fondamenta, che il raziocinio tende a erodere. L'onestà intellettuale soppressa da un colpevole adeguamento di religioni alle esigenze dei cleri è un tema importante, che questo film ha il merito di affrontare con serissima coscienziosità,narrando una storia ambientata nell'Alessandria del 400 dopo Cristo, ma che purtroppo rimane attuale a tutt'oggi:ben interpretato da un cast in cui gli unici volti noti al momento sono la bella Rachel Weisz e Michael Lonsdale nel ruolo del padre di Ipazia, "Agorà" ricorda che le società ove la Donna è costretta al silenzio e all'umiliante sottomissione sono già un passo indietro nell'evoluzione, e che il sangue versato per compiacere i ministri dei culti non era nelle intenzioni certo dei profeti.

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