domenica 1 marzo 2009

THE READER-A voce alta (The reader, USA 2008)
DI STEPHEN DALDRY
Con KATE WINSLET,DAVID KROSS,RALPH FIENNES,Bruno Ganz.
DRAMMATICO

Storicamente, il percorso di una nazione come la Germania è stato molto più complesso di altri: da una dittatura feroce ed espansionista passò ad essere un esempio di paese tra i più democratici(vedere anche l'impensabile da noi coalizione governativa post-elettorale) e capaci di occupare un ruolo-guida nell'Unione Europea per lo sviluppo di risorse ed economico, anche se la crisi ha colpito pure i tedeschi. Detto questo, dev'essere stato un processo gravoso e complicatissimo fare i conti con i danni causati dal nazismo, che peraltro la Germania sposò convintamente: "The reader", che ha guadagnato il premio Oscar con la prova di Kate Winslet( brava, io l'ho preferita però nel coevo "Revolutionary road") è un dramma adulto,denso, che narra due anime contorte, incapaci di andare oltre limiti che non sanno superare. Anna Schmidts, la donna di modeste condizioni che intraprende una relazione erotica con un ragazzo non poco più giovane di lei, Michael Berg, di più elevata estrazione, ha i suoi motivi per preferire che il giovane legga di persona e a voce alta i libri che vorrebbe condividere con lei, e per sparire d'un tratto: anni dopo sarà chiaro al giovane, laureando avvocato, il perchè di tanti misteri della sua antica amante, collaboratrice delle SS sotto processo assieme ad altre cinque "colleghe". Il film di Daldry è di buona fattura, benissimo interpretato oltre che da una Winslet che si concede senza timori divistici ad una macchina da presa che la riprende spesso nuda, dal giovanissimo David Kross, un pò somigliante al primo William Hurt:peccato che disperda un pò del suo messaggio, trovare un eventuale risposta ad una divisione di colpe tra il collettivo ed il personale, in troppi finali che spezzettano non poco la tensione accumulata dalla pellicola. Di fronte ad una crudeltà ignara delle proprie dimensioni, di un Male che non conosce altro da sè per ignoranza o semplice ottusità, e meno astrattamente di una persona che paradossalmente prova vergogna circa la rivelazione del proprio analfabetismo al prossimo e niente sul fatto di aver causato la morte di altri esseri umani, l'unico sentimento che si delinea chiaro è lo sgomento.

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