DI NADINE LABAKI
Con NADINE LABAKI,YASMINE AL MASRI, JOANNA MOUKARZEL, GISELE AOUAD.
COMMEDIA

Ci sono scene di film che rimangono impresse più di altre, molte volte non importa il contesto, e ti ritornano in mente pensando alle cose di tutti i giorni. In due commedie che offrono diversi momenti divertenti , due scene di donne che piangono toccano momenti di raro pathos e sono difficili da dimenticare; una è in "Love, actually", quando Emma Thompson comprende l'infedeltà del marito e si concede una manciata di minuti di disperazione pura mentre ascolta Joan Armatrading, e un'altra , bellissima, è il pianto dirotto del personaggio della sarta non più giovane che , per non lasciare sola la madre malata di alzheimer che compie una cosa assurda dietro l'altra, sceglie di non andare a un appuntamento con un anziano signore e scaccia le possibilità di un nuovo sentimento. "Caramel" è un film che viene dal Libano, un paese purtroppo offeso troppe volte dalle armi e dalla violenza degli uomini: una commedia tutta femminile , cinque parrucchiere a una svolta delle loro vite, con momenti ilari e sfumature di delicatezza notevole. E' un lavoro riuscito ,da parte della regista e protagonista Nadine Labaki ( a proposito: bellissima donna, e in questo film c'è molta bellezza femminile), raccontare accenni del proprio Paese , inserire rituali e scorci di una mentalità particolare, in una pellicola che ha il pregio della leggerezza e la forza di una sensibilità densa. Tra i potenziali candidati alla cinquina all'Oscar per il miglior film straniero, se nel lotto l'Italia non rientra, ho già trovato il lungometraggio per cui fare il tifo.

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