DI JERRY CALA'
Con JERRY CALA', Tosca D'Aquino,Enzo Iacchetti,Eva Henger.
COMMEDIA
Mica è solo Pieraccioni che vive in una realtà parallela, anche Jerry Calà non si è accorto che sono finiti gli anni Ottanta, addirittura il suo Giacomo,già al centro di "Vado a vivere da solo"(1982),rientra nella camera che aveva ventisei anni prima e ci trova gli stessi poster,e per giunta il vecchio loft che abitava è rimasto intonso dopo un quarto di secolo,pensa te. Anni dopo tornano Rocky e Rambo,si sarà detto l'ex Gatto, e allora anche io torno a vivere da solo.Solo che nel film degli anni Ottanta la regia era di un certo Marco Risi che tuttavia ingentiliva la verve cazzara di Calà,e pur rivelandosi un sostanzioso insuccesso(smontato in una settimana durante le feste di Natale dell'anno medesimo,per far posto alla sorpresa "Rambo",appunto,che invece sbancò...):qui si pensa a "ciulare" la moglie dell'amico, si gira sul fuoristrada,si compra prosciutto di struzzo per afrodisizzare le cene con la bella di turno, se il socio si rivela gay pazienza,basta che stia al posto suo,e se ci sono problemi con i figli basta farsi una bella canna davanti a loro e si trova subito una sintonia. E la crisi,il segno dei tempi,dirà qualcuno?Che vuoi che gli freghi a Jerry Calà,che vive di rendita cantando alla Capannina e in giro per l'Italia,mica son cavoli suoi.Formalmente girato come una fiction con le inquadrature composte,zeppo di personaggi che non significano niente(punti peggiori Don Johnson doppiato con un accento milanese tipo "paninaro" e Villaggio che fa il padre del protagonista,ma che sembra in stato confusionale),prodigo di belle donne che naturalmente ci stanno, "Torno a vivere da solo" è una ridicolaggine che lascia un alone di patetico,pur se con leggerezza.
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