mercoledì 3 settembre 2008

E VENNE IL GIORNO ( The happening, USA /IN 2008)
DI M.NIGHT SHYAMALAN
Con MARK WAHLBERG, Zooey Deschanel, Ashlyn Sanchez, John Leguizamo.
FANTASCIENZA

Forse lo avevano battezzato troppo frettolosamente come "il nuovo Spielberg", ma si sa, le iperboli dei giornali di settore valgono il giusto:il tentativo di realizzare una fiaba moderna con "Lady in the water" è andato malissimo al box-office, e altrettanto disastroso è stato l'impatto con i recensori. Il film era sostanzialmente sbagliato, succede nella vita lavorativa di ogni regista ( o quasi): il lavoro successivo ha visto M.Night Shyamalan ritornare sulle inquietudini di "The village", uno dei suoi lavori più apprezzati, e questa volta l'oscuro, la minaccia è di quelle micidiali. In vari punti degli Stati Uniti si verificano assurdi casi di suicidi di massa, gesti inconsulti che finiscono in varie ecatombe sparse per il paese: il panico fa sì che il professore di liceo Mark Wahlberg e famiglia si intruppi con altri concittadini per una fuga da un potenziale attacco terroristico. La verità è ben più spaventosa: la natura, sotto forma di una tossina sprigionata dalle piante, induce gli uomini a cercare la morte e a autosterminarsi. E' un peccato che le logiche hollywoodiane da lieto fine prendano il sopravvento appena prima della fine, e l'apologo, conciso ( 88 minuti) e secco, non abbia il coraggio del proprio pessimismo d'acchito , riservandosi comunque uno strascico di perplessità sull'ottimismo nell'ultimissima scena: perchè per molti versi, a tre quarti di proiezione si pensa che "The happening" sia il miglior film girato da Shyamalan, che la riflessione sulla degenerazione planetaria sia accortamente efficace e che una specie portata all'autodistruzione come la nostra sia inquadrata con rara esattezza. L'autore di "Unbreakable" rimane tuttavia il più bravo a dipingere lo stato mentale di una nazione colossale e multiforme colpita nell'orgoglio e affidatasi per ben due volte a un incapace in una crisi epocale, anche di coscienza, che rispetto a quella degli anni Settanta è gigantesca.

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