martedì 5 febbraio 2008

A PROPOSITO DI SCHMIDT ( About Schmidt, USA 2002)
DI ALEXANDER PAYNE
Con JACK NICHOLSON, Kathy Bates, Hope Davis, Dermot Mulroney.
COMMEDIA


Tredicesima candidatura all'Oscar per Jack Nicholson questa prova di understatement nell'interpretare Warren Schmidt, efficiente funzionario delle assicurazioni in pensione e in piena crisi esistenziale."About Schmidt", film a basso budget, commedia drammatica ad alto tasso di amarezza, è una pellicola fuori dai canoni hollywoodiani, si dà il tempo che ritiene necessario per elaborare la storia dell'ometto che rimane vedovo dopo essere da poco entrato in pensione, e parte con il camper nuovo per cercare d'impedire che l'unica figlia si sposi con un fesso.Inoltre, evviva, anche in questo diverso per i parametri del cinema americano, è popolato di gente scialba e banale, di non bell'aspetto, allegramente noiosa e priva di un granchè da dire:il viaggio del protagonista, che per certi versi richiama quello di "Una storia vera" di David Lynch, dà modo di esplorare un'America fatta di grandi vuoti e interessanti scorci, di spazi ampi e dalla palese "normalità".E non porta, metaforicamente da nessuna parte, verso la fine il bilancio di Schmidt è il sentirsi inutile, senza alcun potere su niente, senza poter dire di aver cambiato niente nella sua vita:salvo, forse, rendersi conto nell'ultima scena che non tutto è da buttare via.Coraggiosi gli attori:Dermot Mulroney si fa truccare in modo quasi impresentabile come futuro genero di Schmidt,Kathy Bates, gioiosamente volgare d'animo si mette nuda con una nonchalance ammirevole, vista la non venustà del suo fisico, e Jack Nicholson, da grande attore, se la gioca tutta sui mezzi toni, concedendo ad un uomo un pò gretto, con le sue meschinità e i suoi rancori, ma non peggio della maggior parte delle persone, toni di un'umanità toccante, in un'interpretazione implosa , atipica per lui.Da applauso, anche se la regia di Alexander Payne fatica talvolta a dare un ritmo uniforme al racconto

Nessun commento: