venerdì 22 febbraio 2008

IL PETROLIERE ( There will be blood, USA 2007)
DI PAUL THOMAS ANDERSON
Con DANIEL DAY-LEWIS, Paul Dano, Kevin J.O'Connor, Ciaràn Hinds.
DRAMMATICO

Tra i due titoli favoriti all'imminente notte degli Oscar 2008, "Il petroliere" è la nuova regia di Paul Thomas Anderson, cinque anni dopo "Ubriaco d'amore":il titolo originale parla di un sangue destinato a scorrere, e infatti non manca il contrapporsi del rosso che ci scorre dentro al nero untuoso che fa girare il mondo . Già assegnatario del Golden Globe che di solito fa da preambolo agli Academy Awards, il film è un'epopea densa, che richiama nello stile della narrazione il grande romanzo classico, e contemporaneamente è una parabola filosofica sul capitalismo come forza selvaggia e impietosa, che riempe gli uomini di potere, ma li svuota di ogni virtù. La prima parte del film , fino all'esplosione del pozzo di petrolio, è seriamente in zona capolavoro, poi un eccessivo minutaggio ( forse un quarto d'ora meno avrebbe reso ancora più incisiva la pellicola) sfarina leggermente il vigore di un film memorabile, la cui potenza delle immagini fa pensare naturalmente a quelle del cinema muto , e non sarà un caso che i primi dieci minuti di proiezione non contemplino nemmeno una parola. Daniel Day-Lewis dà un'interpretazione geniale e carismatica di un uomo consunto dall'ambizione e morto dentro, guardate l'involuzione quasi a primate nell'ultimissima sequenza: gli fa da ottimo rivale il giovane Paul Dano venuto da "Little Miss Sunshine" in una doppia parte, in un duello tra istrioni ( i personaggi, non gli intepreti), e Anderson tira alla chiusa del suo apologo-dramma con capacità da regista di vaglia. Probabilmente non sarà uno dei campioni di incasso della stagione, però è cinema di alto livello.

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