ERAGON (Eragon, USA/GB 2006)
DI STEFEN FANGMEIER
Con EDWARD SPEELERS, Robert Carlyle, Sienna Guillory,Jeremy Irons.
FANTASTICO
Christopher Paolini è considerato un fenomeno editoriale: giovanissimo, ha scritto un dittico, che dovrebbe a breve commutarsi in una trilogia, formato da "Eragon" e "Eldest", e, a tempo di record, il primo è divenuto un kolossal cinematografico, dato il momento propizio per il genere fantasy, sia sugli schermi che sugli scaffali delle librerie. Premiato da un buon successo di pubblico, anche se non travolgente, "Eragon" non dice niente di nuovo, nè agli appassionati del genere, nè allo spettatore comune: ricicla praticamente clichès e schemi già noti a chi ha conosciuto i vari "Signore degli anelli" e via enumerando, con l'uovo di drago , lo stregone, il re malvagio e così procedendo. Lo spettacolo , nonostante la banalità di fondo, si lascia vedere, ma tira aria di stanca, anche se gli incassi autorizzano la produzione a intraprendere la strada del sequel:sul piano degli attori, in molti sono sul set per chiara e deliberata marchetta, soprattutto Malkovich, che compare ben poco,oltretutto, e Irons che rifà il ruolo di mentore senza entusiasmo.
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