lunedì 29 dicembre 2008

I DUE MARESCIALLI ( I, 1961)
DI SERGIO CORBUCCI
Con TOTO', VITTORIO DE SICA, Gianni Agus, Arturo Bragaglia.
COMMEDIA
Dei compagni d'avventura di Totò, se Aldo Fabrizi era regolarmente l'uomo serio messo in crisi dalla verve caciarona del napoletano, Erminio Macario il precisino che l'altro portava alla scoperta a modo suo del mondo, Nino Taranto ne era spesso complice, Vittorio De Sica in qualche modo rappresentava l'uomo di buona creanza che il personaggio di Totò un pò lo subiva ed un pò se ne serviva. Ne "I due marescialli", uno dei titoli più amati dai fans dei due grandi, funzionano molte cose: la regia svelta e curata di Corbucci, qui ad una delle sue prove migliori, un corollario di comprimari capeggiati da un Gianni Agus impagabile nel ruolo del gerarca fascista cretino, e il gioco dei ruoli orchestrato dai doppiamente impostori Totò e De Sica, l'uno ladro che si finge maresciallo dei carabinieri, l'altro maresciallo che si camuffa da prete. Da antologia la scena della pernacchia, quella di Totò che rivolto ad un gruppetto di vecchi a giocare a carte gli bofonchia: "Obbesi!", e il finale falso-tragico che si svela ridanciano una volta di più.

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