28 SETTIMANE DOPO ( 28 weeks later, ES/GB 2007)
DI JUAN CARLOS FRESNADILLO
Con ROBERT CARLYLE, Mackintosh Muggleton, Imogen Poots, Rose Byrne.
HORROR
Sequel probabilmente inevitabile di un piccolo cult del 2003, il "28 giorni dopo" che rilanciò la carriera in panne dopo il tonfo di "The beach" dell'inglese di talento Danny Boyle, in questa nuova pellicola solo produttore e addetto volontario alla seconda troupe: il regista di "Trainspotting" ha girato di propria mano anche il prologo , l'assalto alla casa ove sono rinchiusi Carlyle, la moglie e altri superstiti , e infatti sembra un pezzo lievemente discostato dal resto della proiezione. Affidato all'ispanico Fresnadillo, autore di un thriller abbastanza apprezzato dai fans del genere, "Intacto", il film ,visibilmente più costoso dell'originale, ne è un parziale remake, con qualche buon idea di sceneggiatura ( la scena della folla rinchiusa in mezzo alla quale si scopre esserci un infetto è altamente ansiogena) e di nuovo la messa all'indice dei metodi psicotici dei militari, non molto migliori dei nuovi zombies. Se si vuole vederlo come un horror nel settore dei morti viventi "28 settimane dopo" è un prodotto di buon livello, ma è evidente che gli autori vogliano dire altro, che una società illusoriamente chiusa a qualsiasi cosa esterna ha già in sè i germi dell'autodistruzione, che la razza umana non ha presenti i rischi che corre senza il bene delle prospettive, che i legami di sangue siano inestirpabili. Forse troppa carne al fuoco, ma a fronte di qualche critica poco disposta verso questo film, va sottolineata la non gratuità dell'orrore a questo livello.
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