martedì 24 agosto 2010

ROCKY V ( Rocky V,USA 1990)

DI JOHN G.AVILDSEN

Con SYLVESTER STALLONE, Talia Shire, Burt Young,Tommy Morrison.

DRAMMATICO


Finita l'erculea disputa moscovita di "Rocky IV",in cui il match non ufficiale (ma in mondovisione) tra Balboa e il sovietico Ivan Drago,il pugile di Philadelphia torna in patria seriamente compromesso nella salute,e con la brutta sorpresa di scoprire che non possiede più niente,causa un commercialista truffaldino:si ricomincia da capo,si torna nei quartieri bassi,e se il ring non può più ospitare le imprese di Rocky,altrimenti si rischia la vita,il campionissimo può tuttavia stare fuori dalle corde.Il quinto capitolo di "Rocky",affidato dopo quattordici anni e quattro film al regista originario John G.Avildsen, è forse quello di minor successo commerciale della saga originata da Sylvester Stallone;se lo spunto di un azzeramento dell'avventura sullo schermo del boxeur più famoso della storia del cinema è valido,dopo il confronto quasi bellico con lo spietato colosso russo, è proprio la regia,purtroppo,il tasto dolente di questo film. Avildsen,molto apprezzato negli anni Settanta, conobbe,dopo la stiracchiata partecipazione alla serie di "Karate Kid" una certa flessione,e qui mal governa la sceneggiatura,lasciando troppa corda agli attori (è quello in cui sia Stallone che la Shire recitano peggio,troppo sovraccarichi nella gestualità),e procedendo qua e là in maniera goffa. Lo scontro finale in strada tra Rocky e l'ex-pupillo Tommy Gunn (interpretato da un pronipote di John Wayne,Tommy Morrison) ha la giusta tensione,e qualche dialogo tra i personaggi tocca i tasti giusti,ma se il quarto cadeva nel ridicolo per la protervia ideologica,questo ce la fa a guadagnare la sufficienza,ma siamo lontani dall'ottima conclusione del sesto,che in sè è un film che sviluppa in un'apparente e scarna semplicità grandi sentimenti ed una serie di lezioni sul saper vivere assolutamente da tenere di conto.Qui si viaggia sullo scontato e sulla simpatia provata dal pubblico per uno dei suoi beniamini per il quale si è più infervorato,forse era meglio cercare un altro regista:se messo in parallelo con il primo episodio poi,va al tappeto per forza...

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