venerdì 13 agosto 2010

HAPPY FAMILY ( I ,2010)
DI GABRIELE SALVATORES
Con FABIO DE LUIGI,Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio,Margherita Buy.
COMMEDIA

In America ci hanno provato Spike Jonze e Marc Forster,con "Il ladro di orchidee" e "Vero come la finzione",in tempi recenti:l'idea di confrontare un creatore di storie e personaggi con le sue creature,farlo interagire con loro ponendolo in una dimensione surreale,però viene da più lontano.Gabriele Salvatores da diversi anni sta proponendo una sua cinematografia molto personale,ma che poco ha a che fare con il resto della produzione italica,e nonostante il fiasco di "Come Dio comanda",le cui aspettative commerciali sono andate fortemente deluse,il regista ci riprova con "Happy family":che appunto propone un autore di sceneggiature che si cimenta con una storia,i personaggi che la affollano e quello che può svilupparsi dal loro dialogare con l'autore. Il film,fotografato con perizia e dosato nelle luci in modo da richiamare il palcoscenico teatrale, non appare però tra le cose migliori di Salvatores:al di là dello spunto,comunque valido,non ci sono particolari guizzi narrativi,le quattro o cinque scene topice che lo sceneggiatore De Luigi costruisce nella storia da lui creata non smuovono troppo l'interesse e spesso si prova la sensazione,non bellissima,di assistere a qualcosa che sta girando un pò troppo a vuoto per prendere la platea. Meglio soffermarsi sugli attori,come nel rinnovato abbinamento di Bentivoglio-Abatantuono,caratteri opposti ma che vivono un'alchimia attoriale già apprezzata e vividissima, e su Carla Signoris che convince più di una Margherita Buy di puro mestiere . Probabilmente uno tra i meno adatti a reggere l'effetto-Oscar tra i registi italiani,anche se per contro fa effettivamente un cinema che vive sia la radicazione in casa nostra che spunti,temi e stili internazionali, Salvatores sembra rifuggire da sempre la dimensione delle produzioni pompose e programmaticamente volte ai grossi incassi:tutto bene,ma non sempre la voglia di sperimentare paga o è ispirata.

Nessun commento: