lunedì 13 ottobre 2008

IL PRESTANOME ( The front, USA 1976)
DI MARTIN RITT
Con WOODY ALLEN, Zero Mostel, Herschel Bernardi, Michael Murphy.
COMMEDIA/DRAMMATICO

Uno dei titoli più celebri a proposito di una pagina tra le più scomode e vergognose della storia degli Stati Uniti, è "Il prestanome", diretto da un regista spesso impegnato come Martin Ritt, con la curiosa scelta di Woody Allen nel ruolo del personaggio principale, l'ometto Howard Prince, da chiunque reputato una mezza calza, che aiuta per denaro uno sceneggiatore nei guai per via dell'infame persecuzione maccartista. Tenuto su un registro di commedia nella prima parte, il film assume via via sempre più connotati drammatici, soprattutto quando segue il cabarettista di successo Zero Mostel che si ritrova in una spirale sempre più vorticosa di umiliazioni e situazioni in cui si perde la propria dignità: Ritt conduce non sempre con la medesima tenuta di ritmo, ma la chiusa è di quelle che lasciano il segno. Woody Allen, di cui alcuni recensori lamentano la scelta non ideale per la parte, ci mette comunque un pò del suo nel tratteggiare un personaggio che da menefreghista e opportunista si ritrova a compiere una scelta coraggiosa, non solo per amore, quasi come il Gassman de "La grande guerra", e in un'interpretazione piuttosto sopra le righe ma convincente e toccante si fa onore Zero Mostel, comico che davvero ebbe grossi problemi con la caccia alle streghe. Oggi si tende a dimenticarlo, a non parlarne, ma in un sistema in cui la libertà di pensiero, di espressione, la volontà di non omologazione suscita brividi e per molti appartenere alla maggioranza è più facile e meno fastidioso, covano molte cose non belle.

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