venerdì 18 marzo 2011

LA VITA FACILE (I,2011)
DI LUCIO PELLEGRINI
Con PIER FRANCESCO FAVINO,STEFANO ACCORSI,Vittoria Belvedere,Camilla Filippi.
COMMEDIA
La celeberrima polemica sul cinema italiano di qualche anno fa,"fatto solo di un tavolo,quattro sedie,un salotto ed una cucina",ha rimarcato spesso una certa pigrizia dei nostri cineasti più giovani,che per una decade circa ha tendenzialmente giocato sul minimalismo,però c'è da dire anche che i costi per fare un film oggi sono alquanto alti,e certe commedie,o anche film drammatici,che nel periodo d'oro finito una trentina d'anni fa,più ariose per ambientazione e sfondi panoramici sono meno facili da mettere insieme. "La vita facile",che ricompone un terzo del cast di "Baciami ancora", è il quarto film diretto da Lucio Pellegrini,che dopo aver esordito nel 2000 con "E allora Mambo!" ha lasciato passare vari anni tra il secondo ed il terzo lavoro,salvo averne girati due in una stagione adesso. Il triangolo rancor-amoroso Favino-Belvedere-Accorsi si ritrova in Kenya dopo aver conosciuto le rapide del tradimento,della delusione e della disillusione:chirurghi amici dall'università,i due uomini si reincontrano in terra d'Africa,ognuno ha un segreto non detto all'altro piuttosto grave,e il ripresentarsi fisicamente dell'antico oggetto del contendere porterà a conseguenze non preventivate. Il film ha una prima parte briosa ed una seconda leggermente più involuta,ma gioca bene le sue carte procedendo verso un finale che non si lascia prevedere,e rammenta spesso "Riusciranno i nostri eroi a..." di Scola,che vedeva Sordi e Blier a caccia di Manfredi nell'Africa nera.Pellegrini azzecca spesso il passo giusto,se si esclude un paio di dissolvenze un pò troppo nette al montaggio,e del cast,apprezzabili sia Accorsi nella fragilità un pò ingannevole del suo personaggio,che la Belvedere diafana bellezza,ma Favino,davvero uno dei migliori attori della sua generazione,spesso ricorda un Mastroianni versione brillante di grande annata.

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