venerdì 21 gennaio 2011

UNSTOPPABLE-Fuori controllo ( Unstoppable,USA 2O1O)
DI TONY SCOTT
Con DENZEL WASHINGTON,CHRIS PINE, Rosario Dawson,Ethan Suplee.
AVVENTURA
Tra Denzel Washington e Tony Scott c'è probabilmente una simpatia umana,ed una fiducia solida,come tra Russell Crowe ed il fratello del regista Ridley,o tra Dustin Hoffman e Barry Levinson:si formano delle collaborazioni che divengono alchimie.Tra il divo nero ed il regista è il quinto film insieme,e probabilmente non l'ultimo,anche se gli incassi di "Unstoppable" non sono stati mirabolanti. E'un film d'azione/avventura vecchio stile,in cui due uomini qualunque,nella fattispecie un capotreno ed un macchinista,si ritrovano coinvolti in una situazione disperata e provano a risolverla a rischio della vita:la pellicola rientrerebbe nel genere catastrofico,dato che si tratta di un treno carico di materiale pericoloso lanciato a piena velocità per errore umano,senza controllo,e i due protagonisti si ritrovano ad inseguirlo per evitare una catastrofe ambientale che ucciderebbe una miriade di persone,in caso di schianto del mezzo. Scott maneggia bene la materia,con una sintetica presentazione dei personaggi,un'efficace ambientazione nel mondo del lavoro e dei rapporti non facili in esso presenti,e mantiene viva l'attenzione ,con i due attori quasi per tutto il tempo all'interno della cabina di guida della loro locomotiva a caccia del treno-killer,per uscire fisicamente verso il finale nella pericolosissima manovra d'aggancio. Sia Washington che Pine sono funzionali alla regia,in un lavoro pienamente professionale,che,lungi dall'esaltare l'effetto speciale,comunque presente ed utile,non se ne fa divorare,preferendo concentrarsi sull'elemento umano,fattore cruciale,purtroppo spesso dimenticato da molto cinema d'azione oggi. Operazione tutto sommato speculare a quelle dell'ultimo Stallone ed altri,come ben rilevato su "Film TV" da Giona A.Nazzaro,è l'unico giusto sistema per autovalorizzarsi da parte del cinema di genere:un ritorno alle origini,senza lasciarsi fagocitare dalla modernissima ma infine castrante "perfezione" della computer graphic.

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