( The day after tomorrow, USA 2004)
DI ROLAND EMMERICH
Con DENNIS QUAID , Jake Gyllenhaal, Emmy Rossum, Jay Sanders.
DRAMMATICO


Curioso il fatto che due dei film più onerosi economicamente e più carichi di aspettative dalle majors che li produssero con gran dispendio di dollari fossero diretti da due registi tedeschi :"Troy" e "The day after tomorrow" sono due grandi macchine da incasso, che si affacciarono all'Estate 2004 con baldanza miliardaria, e il pubblico rispose bene ai kolossal in cartellone. La pubblicità esclamava:"La critica unanime : il miglior film di Roland Emmerich!" Bella forza, vogliamo ricordare i picchi qualitativi raggiunti con "Stargate","Independence day", "Il mio nemico" e "Godzilla", per tacere de"Il patriota"? E comunque questo catastrofico filmone pieno di ghiaccio, inondazioni e gente che fugge e urla, si lascia vedere, anche se si mantiene sul superficiale almeno a livello di riflessione sugli effetti devastanti dell'avidità umana sull'ambiente. Il finale apre a un'ovvio ottimismo, l'Occidente , che diamine, sa rimboccarsi le congelate maniche e puntare ad un futuro più bello da vivere. Magari a nessun personaggio viene in mente che ha perso le persone più care, i caratteri sono costruiti con l'elio, ma lo spettacolo regge per due ore,con momenti molto spettacolari, anche per l'ottima qualità degli effetti speciali. Dennis Quaid si adatta a rappresentare il volto buono della scienza, Ian Holm conferma il suo presenzialismo accanito nei film ad alto budget : ma non parliamo di apologo, come fece qualche giornalista , non mi pare il caso.
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