lunedì 7 maggio 2007

ROMA A MANO ARMATA ( I, 1976 )
DI UMBERTO LENZI
Con MAURIZIO MERLI, Tomas Milian, Arthur Kennedy, Giampiero Albertini.
POLIZIESCO Riscoperto negli ultimi anni, il genere "azione all'italiana", ridefinito "poliziottesco", generò film a profusione per una decina d'anni circa, con titoli discretamente fantasiosi o allucinanti, a seconda dei gusti: gli eroi di questo filone erano Maurizio Merli,Tomas Milian, Luc Merenda, Antonio Sabàto, i registi Enzo Castellari, Stelvio Massi,Umberto Lenzi.In genere, i già pesanti anni di piombo sono narrati ambientando storiacce di violenza e scontri al calor bianco tra poliziotti ribelli a leggi castranti e delinquenti di una ferocia esagerata: anche in questo film, Roma è una sorta di jungla in cui si ammazza la gente come se si andasse a prendere un caffè, la polizia deve essere sempre pronta a sparare per prima, i calci nelle palle sono un normale modo di interloquire con la mala, e da parte dei delinquenti la comunicazione con le donne è praticamente basata sui manrovesci.Nell'insieme verrebbe da etichettarlo come reazionario, ma il fatto che a un certo punto il commissario Tanzi(Maurizio Merli) entri in un circolo monarchico a dare una lezione a dei figli di papà che poche scene prima hanno violentato una ragazza, indirizzerebbe gli intenti della sceneggiatura dalla parte contraria.Se l'ispirazione erano i polizieschi con il supersbirro USA Callaghan, qui se ne ha una versione molto più rozza e casereccia, con una ridicolizzazione dello Stato e di qualsiasi codice legale e civile da far rimanere allibiti, se si prende la cosa sul serio;e sicuramente le prove degli attori, Milian compreso sono caratterizzate in maniera troppo eccessiva per non strappare qualche scrollata di testa allo spettatore, però bisogna ammettere che il filmaccio ha ritmo, scorre via e ha qualche scena d'inseguimento piuttosto spettacolare.Certo,va eliminato ogni spirito critico...

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