DI MICHAEL CIMINO
Con CHRISTOPHER LAMBERT, Giulia Boschi, John Turturro, Joss Ackland.
DRAMMATICO

Il romanzo "Il siciliano", di Mario Puzo, è una sorta di sequel del "Padrino": infatti si suppone che nel periodo siculo di Michael Corleone, questi tenti di entrare in contatto con il celebre fuorilegge Salvatore Giuliano, per portarlo in America e inserirlo nei quadri di famiglia, senza tuttavia riuscirci, perchè il bandito cade in una trappola e viene assassinato.Cimino omette questa parte, e mette in scena l'ascesa , le scorribande e la morte di Giuliano in chiave mitica, facendone un Robin Hood equivocato, idealista e un pò ingenuo, gran seduttore e uomo d'onore. Al di là del giudizio storico, che contraddice ampiamente l'idea del cineasta del "Cacciatore" sul personaggio, reo della strage di Portella delle Ginestre e altro,va detto che la versione italiana del film ha subito grossi tagli, e quindi va giudicata con riserva.Ma, se si considerano i buoni livelli della confezione ,per quanto riguarda musiche e fotografia, siamo di fronte a un grande capitombolo d'autore .Confuso nelle psicologie, spesso ridicolo e retorico in modo semplicistico nei dialoghi, "The sicilian" è un simil-western dalla palese artificiosità , con un Lambert spaesato e altamente inadeguato, presunte scene madri a raffica, e un travisamento dei fatti narrati da lasciare sbigottiti. Peccato, perchè un regista di serie A come Michael Cimino avrebbe potuto fare un cult-movie dalla vicenda del bandito che voleva annettere la Sicilia agli Stati Uniti: ma è talmente fuori mira e abborracciato questo film da non avere un minimo di credibilità.
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